Introduzione al tiro di filotto e il tiro di raddrizzo

Il biliardo è uno sport che, a scapito di quello che sembra agli occhi dei più superficiali, richiede molta tecnica, concertazione e studio, le quali poi vanno a confluire in un'attenta e ripetuta pratica, al fine di imparare diversi tipi di tiri per vincere le partite o, comunque, poter competere ad alti livelli.

In particolare, sono molto utilizzati il tiro di filotto e il tiro di raddrizzo per via della loro difficoltà che permette di accumulare molti punti se la bilia riesce ad attraversare il castello almeno 2 volte, fino ad un massimo di 3, abbattendo comunque tutti i birilli che ci sono sul percorso. Padroneggiare queste tecniche diventa quindi una necessità per giocare ad alti livelli o, comunque, divertirsi con gli amici ottenendo sempre il massimo risultato possibile. Vieni a scoprire i nostri tavoli da biliardo professionali di tavolidagioco.it.

I diversi tipi di tiro Filotto

Il tiro di filotto forte è uno dei tiri maggiormente praticati in partita ed è quello che permette di realizzare il massimo punteggio se bene eseguito. Per metterlo in pratica è necessario che le bilie da colpire siano allineate nella posizione verticale, permettendo inoltre di eseguire il tiro in diversi modi, abbattendo la fila con la prima, seconda o terza passata dando un effetto alla bilia e modificando la quantità di palla.

Le molteplici varianti, di conseguenza, rendono molto versatile il tiro, permettendo di stravolgere la partita in vari modi ed è fortemente dipendente anche dal tipo di biliardo su cui si gioca: se, ad esempio, il tavolo da gioco possiede il rientro e un panno nuovo, la traiettoria della bilia sarà diversa. Per questo motivo il filotto forte è un tiro molto tecnico.

C'è poi il tiro di filotto di 1° passata, chiamato anche sventaglina, che viene eseguito quando il pallino è sulla linea di mezzeria del biliardo, ostacolando quella avversaria. Durante questo tipo, il pallino attraversa il castello solo una volta, terminando la sua corsa nell'angolo in basso a sinistra e per tale motivo bisogna mettere molta cura nella mira, colpendo con effetto a destra in modo da dare la direzione diagonale: un trucco per realizzare il filotto di 1° passata è utilizzarlo soltanto quando le bilie sono alla stessa distanza dalla sponda più lunga.

Il filotto senza rientro si ottiene colpendo il pallino a 7 ottavi, avendo cura di applicare una forza fino a 3,5. Alla bilia va data una discreta penetrazione, avendo cura di non dare colpi di frusta alla stecca, imprimendo inoltre un effetto a destra in modo da non rischiare il rientro. Il pallino colpirà due volte la sponda, passando al centro del castelletto per finire nell'angolo in basso a sinistra.

Dando il massimo effetto a destra, colpendo a 7 ottavi con forza 3 darà vita al filotto ad aprire. Il tiro è chiamato così perché il pallino colpito in questo modo andrà ad aprire verso il castello e, utilizzando anche l'effetto, sarà possibile colpire la bilia avversaria, rendendo minima la corsa del pallino. Anche in questo tiro bisogna dare molta penetrazione alla palla, senza dare però un colpo di frusta che avrebbe l'effetto opposto.

Se si colpisce la bilia dando un piccolo effetto a sinistra, a palla piena, si ottiene il tiro di filotto a stringere, chiamato anche stretta, perché tenta di costringere la bilia avversaria sul castello, ottenendo inoltre un bel vantaggio in quanto la bilia va ad accostarsi alla sponda corta, con solo pochi centimetri di corsa. Per questo tiro è consigliato applicare una forza pari ad un massimo di 3.

C'è poi il filotto a trasportare, che può essere di due tipi a seconda che si colpisca a 6 ottavi con forza 3 o a 5 ottavi con forza 3,5. Nel primo caso, il tiro può effettuarsi quando il pallino avversario è spostato sulla sinistra e, colpendolo senza effetto, si sposterà a destra per via dell'urto. In questo modo, il pallino avversario fa 3 passaggi sul castello comportando un notevole incremento dei punti. Per questo tiro è necessario colpire in pancia o immediatamente sotto ad essa.

Il secondo tipo di filotto a trasportare fa la stessa cosa; tuttavia, riesce a portare la bilia avversaria a destra imprimendo un buon effetto verso la stessa direzione.

Il filotto colpo in testa si può eseguire quando il pallino dell'avversario è vicino alla sponda corta e non ci è garantito ovvero possibile fare arrivare la nostra palla al lato lungo dopo il contatto. La stecca sul pallino, che va colpito a 5 ottavi, deve essere decisa con un leggero effetto verso la sinistra ad una forza pari a 3,5.

Un altro effetto di tiro di filotto con colpo in testa si verifica colpendo a mezza palla con una steccata rapida e decisa a forza 3,5. Il risultato del colpo è il medesimo della variante precedente; tuttavia, in questo modo viene invertito il senso di impatto.

Tiri di raddrizzo

Il raddrizzo, al pari del tiro di filotto, è fondamentale per il gioco dei 5 e dei 9 birilli. Da un punto di vista effettivo, il raddrizzo è un tiro diretto che ha lo scopo di colpire il pallino dell'avversario mandandolo sulla sponda corta, dirigendolo poi contro i birilli. I giocatori che utilizzano spesso questa tecnica, solitamente, utilizzano il tiro a tre passate, dove la bilia avversaria passa tre volte sul lato di mezzeria corta ma, a seconda dei casi, è possibile realizzare anche tiri ad una sola o a due passate. Il tiro ha diagonali molto semplici, tuttavia una eccessiva superficialità nell'esecuzione può portare a fallire miseramente.

Il tiro di raddrizzo a tre passate può essere eseguito colpendo la spunta lunga su tutta la sua superficie: applicando la forza giusta, il pallino abbatterà il rosso dopo la sola prima passata, a patto di avere anche la bilia dell'avversario sulla stessa traiettoria presa di mira. Per colpire bene la pallina è necessario imprimere una sbracciata non molto secca, in modo da non permetterle il rientro.

Il tiro di raddrizzo a una passata può essere eseguito colpendo sullo stesso lato della sponda, avendo però cura di restringere il tiro mettendo in conto 2 punti più rispetto al tiro precedente: (ad esempio, se si è mirato 4 per il tiro di raddrizzo a tre passate, in questo caso andrà mirato 6). Anche qui, la sbracciata deve avere le stesse caratteristiche del tiro precedente: la scelta dell'uno o dell'altro è interscambiabile e va ponderato per riuscire a fare punti, colpendo il castello, mettendosi anche in posizione di difesa, proteggendosi dal tiro dell'avversario.

Il tiro di raddrizzo in posizione di sventaglina si esegue quando le bilie da colpire sono oblique rispetto al punto di partenza: in questo caso, il tiro deve essere a tre passate, con lo scopo di abbattere il filotto in seconda passata, applicando un effetto molto accentuato in direzione del castello, in modo da evitare di andare fuori linea e fare una figuraccia.

Il tiro di raddrizzo a tre passate con effetto, chiamato tiro di raddrizzo di stretta, si esegue quando il colpo attribuito alla palla risulterebbe in una traiettoria troppo larga rispetto al castello da colpire dove si trova la battente. Eseguendo il tiro a tre passate, costringendo la bilia avversaria a mirare verso il castello, si ottiene una stretta, da cui il nome a questa tecnica. oltre alla coordinazione, l'esecuzione di questo tiro richiede anche una sbracciata molto secca, avendo cura di tenere il polso in posizione rigida per evitare steccate.

Infine, il raddrizzo a due passate è ottimo quando entrambe le bilie si trovano sullo stesso quadrato. Applicando la giusta forza al tiro, in questo modo, la palla battente avversaria farà due passate rispetto al castello, finendo poi la sua corsa su un quadrato diverso rispetto a quello dove si trova la palla battente propria. Questo tiro è molto strategico, dunque, per mettersi al riparo dal tiro successivo dell'avversario, impedendogli dunque di effettuare molte azioni che lo metterebbero in vantaggio.